Questo post in particolare é stato realizzato a seguito a una domanda che mi ha posto Anna Pignataro del Marketing Bionike. :
" ma che differenza c'è tra cartoncino bianco e bianco bianchissimo ?"
E’ una bella domanda che mi da modo di chiarire un punto che spesso genera incomprensioni e disagi ai clienti.
Per rispondere parto prima di tutto dalle diverse famiglie di cartoncino.
In questa tabella sono riassunti i principali tipo di cartoncino utilizzati per il packaging partendo da quelli di costo e qualità inferiori fino a quelli più pregiati.
Come si vede dalla tabella il cartone Bianco / Bianco (B/B) o Bianco / Bianchissimo (B/B.mo) ricade nella famiglia di cartoni prodotti con polpa proveniente da riciclo .
Stiamo comunque parlando di cartoncini riciclati e quindi il fatto che venga definito “bianco/bianco” o “bianco / bianchissimo” ci dice solo che il retro sarà di un bianco sporco tendente al giallastro.
Che il retro sia biancastro invece che grigio , NON influenza minimamente la stampabilitá che rimane quella tipica dei riciclati e cioè mediocre soprattutto se si pensa di utilizzarli per packaging di alta qualità.
Il cartoncino riciclato quindi , anche se catalogato "bianchissimo" NON va assolutamente bene per cosmesi , farmaceutico e alta moda mentre é accettabile ad esempio per alimentare di gamma media .
In generale i cartoncini non riciclati e cioè prodotti con fibre vergini , hanno SEMPRE una resa di stampa migliore dei riciclati .
Stiamo comunque parlando di cartoncini riciclati e quindi il fatto che venga definito “bianco/bianco” o “bianco / bianchissimo” ci dice solo che il retro sarà di un bianco sporco tendente al giallastro.
Che il retro sia biancastro invece che grigio , NON influenza minimamente la stampabilitá che rimane quella tipica dei riciclati e cioè mediocre soprattutto se si pensa di utilizzarli per packaging di alta qualità.
Il cartoncino riciclato quindi , anche se catalogato "bianchissimo" NON va assolutamente bene per cosmesi , farmaceutico e alta moda mentre é accettabile ad esempio per alimentare di gamma media .
In generale i cartoncini non riciclati e cioè prodotti con fibre vergini , hanno SEMPRE una resa di stampa migliore dei riciclati .
Perché allora si chiama “bianchissimo” ? Si tratta semplicemente di una definizione commerciale che viene utilizzata da diverse cartiere e che è ormai entrata nell’uso comune degli operatori del settore.
Il problema casomai nasce quando viene proposto senza specificare , per ignoranza tecnica o per scarsa correttezza , cosa il cliente può aspettarsi da questo cartoncino.
La differenza di prezzo del singolo packaging infatti può facilmente illudere chi acquista di avere fatto un buon affare ma l’illusione è destinata a dissolversi rapidamente.
Come fare allora per non incorrere in errori di valutazione ?
Come fare allora per non incorrere in errori di valutazione ?
Come suggerisco sempre nei miei corsi c’è un metodo infallibile : farsi dare una copia della scheda tecnica del cartone ma soprattutto richiedere un campione con il cartoncino indicato dal fornitore .
Basterà un veloce colpo d’occhio per capire cosa ci hanno proposto e se è adatto al nostro prodotto.
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